This review may contain spoilers. I can handle the truth.
Giuseppe’s review published on Letterboxd:
This review may contain spoilers.
Knives Out è un giallo, con una vena umoristica ben marcata, che gioca con i topoi del genere.
Una caratterizzazione dei personaggi impeccabile, supportata da scelte di cast perfette, ottime recitazioni su cui spiccano Ana de Armas per l'effetto novità (non mi pare di aver visto da lei grandi interpretazioni prima, ma siamo sulla strada giusta, forse c'è qualcosa in più oltre a quei begli occhioni da cerbiatto che qui vengono tanto messi in mostra) e, soprattutto, Daniel Craig, in un ruolo che gli calza alla perfezione, di un personaggio che va a definirsi interamente per tutta la durata del film.
E poi c'è quel quadro generale di una famiglia squilibrata, in cui ogni membro hai i propri segreti e le proprie manie, le proprie sicurezze ed insicurezze, tutti ombre (anche se alcuni si autoconvincono che non sia così) dietro all'enigmatica figura di Harlan Thrombey, la cui morte dà inizio agli eventi del film.
Ho particolarmente apprezzato la scelta audace di rendere lo spettatore onnisciente (o quasi), portandolo a conoscere alcuni fatti che neppure i personaggi stessi conoscono, riuscendo tuttavia a gestire questo escamotage senza inficiare sul ritmo e anzi, non privando il film di una serie di colpi di scena e ribaltamenti che non termineranno fino al finale.
Si arriva così al termine della pellicola con un senso di soddisfazione (grazie anche agli ultimi bellissimi secondi) come se si avesse mangiato una buonissima e perfettamente riuscita ciambella col buco.