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Chappie 2015
Blomkamp mette meno in primo piano i metaforoni sociali e politici (che comunque ci sono, eccome) e racconta una favolona che mescola Robocop e Corto circuito in una maniera deliziosa.
Fondamentalmente è un film Pixar messo in scena da un regista cresciuto nel mito di Paul Verhoeven: lacrime, sangue, linguaggio da scaricatori di porto sudafricani, un po' di scemenze, azione fatta come si deve, temi semplici, diretti e raccontati con onesto entusiasmo.
Non è perfetto, non è Robocop, ma porca…
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Dick Johnson Is Dead 2020
Per tutto il film Johnson immagina e mette in scena possibili morti per suo padre, che ha 86 anni e una diagnosi l'ha già ricevuta. Finti incidenti domestici, finti incidenti per strada, finti malori e anche finti tableau di un paradiso fantastico sono preparati con cura e divertimento mentre tra l'uno e l'altro, nel tempo che passa, la demenza senile sbriciola Dick piano piano, gli fa perdere pezzi di memoria, rende il suo sguardo assente e distante.
Non è facile…
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Another Round 2020
Vinterberg really said let’s make a film about Mads Mikkelsen getting drunk (half a star more just for the final dance lol)
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The Trial of the Chicago 7 2020
Il poro Sorkin si sforza tantissimo di sintonizzarsi col 2020 e di mostrarci il lato oscuro degli Stati Uniti ma purtroppo la forma mentis liberal non lo abbandona mai: subito ci viene fornita l'informazione (inutile) che l'uomo dell'accusa è una bravissima persona, Bobby Seale e la questione nera gli servono solo come prop per l'arco del personaggio di Hayden (la sinistra rispettabile), Abbie Hoffman (la sinistra non rispettabile) viene addomesticato entro la fine del film, per di più a dispetto…
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Branded to Kill 1967
Suzuki decostruisce e deforma tutto quello che gli capita sotto mano in questa storia di malavita, cecchini e amori fatali.
Tanto per cominciare fa saltare le coordinate spaziali, introducendo ambienti sconosciuti nel mezzo dell'azione e non fornendo nessuna informazione al riguardo. Di conseguenza, accadono cose che sulle prime è difficile collocare. In secondo luogo si disfa delle coordinate temporali, proponendo situazioni di simultaneità impossibile o balzando in avanti nel tempo ancor prima che il segmento in corso possa dirsi concluso.…
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Emma. 2020
Ha questa cosa che ogni tre inquadrature ce n'è una che ti fa esclamare "Ammazza che bella 'sta inquadratura" e ti fa pensare che avresti voluto vederlo al cinema. Se unisci quello e il tono buffo, surreale, stralunato, sembra una versione senza angoscia di La favorita. Poi comunque è brillante, ben interpretato, divertente.
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The Lighthouse 2019
Ho guardato tutto il film immaginandomi Attilio Fontana al posto di Willem DaFoe, non vi dico l'angoscia.
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High and Low 1963
Trovo molto fertile e interessante il dialogo di Kurosawa con la produzione letteraria occidentale. Sto pensando ai due adattamenti shakesperiani e a quello di Dostoevskij: con High and low (titolo originale Inferno e paradiso) riprende e riorganizza la struttura dantesca, partendo però dal paradiso per mostrare la discesa nell'abisso.
Il paradiso è rappresentato da King Gondo, ricco industriale che si ritrova di fronte a un importante dilemma: salvare la vita a un bambino non suo pagando il riscatto che lo…
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Never Rarely Sometimes Always 2020
Prende una storia (sull'accesso all'aborto) che in altre mani avrebbe avuto centomila spunti per scivolare nel patetismo e nella tragedia sparata a mille e invece mantiene sempre i piedi per terra, rimane asciutto, resta nei canoni della normalità e non sente il bisogno di aggiungere le svolte che magari, da spettatore, temi e ti aspetteresti. Ma proprio per questo fa incazzare a mille, è ansiogeno come pochi e quando arriva quella scena lì, quella del titolo, quel titolo che -…
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Portrait of a Lady on Fire 2019
Siamo a livelli altissimi.
Sciamma sovverte tutto quello che può. La relazione artista - Musa, che forse relazione non è dacché è fatta solo di sguardo che reifica e non prevede scambi ma solo qualcuno che prende e qualcun altro che si dà, stavolta non è connotata da alcuna gerarchia. La pittrice Marianne trascorre il primo atto a osservare e riprodurre Heloise, credendo di avere il monopolio dello sguardo e dell'onnipotenza: dovrà ricredersi e scoprire di essere a sua volta…
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